4.01. TUMORE BATTERICO
(Agrobacterium tumefaciens)
Questo batterio determina linsorgenza di tumori, spesso di notevoli dimensioni, su diversi organi legnosi delle piante, in particolare radici. Il tumore altera profondamente la struttura dei tessuti, per cui quando è di dimensioni rilevanti può portare a morte la pianta. Il batterio è in grado di colpire molte specie vegetali del vivaismo pistoiese; risulta pericoloso nelle coltivazioni di Rosa, fruttiferi ed Evonimus. Da rilevare che il patogeno si conserva nel terreno per almeno 2 anni e che penetra nella pianta principalmente da ferite.
DIFESA
Il controllo dellAgrobacterium si basa esclusivamente su interventi preventivi, perché non esistono presidi sanitari, autorizzati in agricoltura, in grado di curare questa alterazione. Efficaci risultano lunghe rotazioni con graminacee o altre monocotiledoni e limmersione delle radici del materiale da mettere a dimora in poltiglia bordolese al 4-5% per 30 secondi. Nella difesa da questo batterio si può anche ricorrere alla lotta biologica basata sullimpiego dellAgrotacterium radiobacter K84 antagonista di A. tumefaciens; tuttavia attualmente non esistono formulazioni commerciali di questo antagonista.
4.02. BATTERIOSI DELLA MAGNOLIA
(Pseudomonas syringae)
La malattia causata da questo batterio si presenta con delle macchie fogliari a contorno angolare, di colore scuro e contornate da un lieve alone clorotico. Lalterazione si manifesta nel periodo primaverile in particolare sulle giovani foglie. Con il sopraggiungere dei caldi estivi la sintomatologia tende ad attenuarsi ed in certi casi a scomparire. Le aree fogliari colpite tendono a disseccare e cadere. Vanno particolarmente soggette a questo tipo di alterazione le magnolie spoglianti, mentre la Magnolia grandiflora è abbastanza resistente al patogeno.
DIFESA
Il batterio si perpetua da unanno allaltro nelle gemme e nelle cicatrici fogliari. Per controllare lalterazione si consigliano trattamenti a base di prodotti rameici alla caduta delle foglie e alla ripresa vegetativa. E da ricordare che il rame può causare fitotossicità sulla nuova vegetazione delle magnolie in primavera, per cui è necessario usare dosi ridotte.
4.03. ROGNA DELLOLIVO E DELLOLEANDRO
(Pseudomonas savastanoi)
Questo parassita batterico provoca danni principalmente sui rami dellOlea europea e del Nerinum oleander. Su questi organi produce delle escrescenze di dimensioni variabili, di forma sferoidale, di consistenza legnosa e superficie rugosa. Questi tubercoli, anche se successivamente vanno incontro a disfacimento, determinano un deperimento della pianta e un suo deprezzamento commerciale.
Il patogeno è in grado di penetrare nella pianta solo da ferite sia naturali (freddo, grandine, ecc...) che provocate dalluomo (potatura, ed altro).
DIFESA.
Il controllo di questo batterio può essere realizzato con luso di prodotti rameici. Queste sostanze (poltiglia bordolese, ossicloruri di rame, ed ossiduli di rame), hanno proprietà batteriostatiche per cui riescono a prevenire le infezioni batteriche.
Irrorazioni con prodotti rameici, specialmente subito dopo freddi intensi e grandinate, possono garantire una buona difesa dalla rogna.
Gli agrumi nel vivaismo pistoiese rivestono una certa importanza come piante ornamentali. La loro coltivazione si verifica in contenitore sotto serra; la produzione di frutti ha interesse come fatto estetico, no produttivo.
PARASSITI ANIMALI.
I principali parassiti animali che possono risultare dannosi alla coltivazione degli agrumi ornamentali nel pistoiese sono:
aleurodidi o mosche bianche (Aleurothrixus floccosus e Dialeurodes citri);
afidi (Aphis gossypii ed altri);
cocciniglie (Icerya purchasi, Planococcus citri, Aonidiella aurantii, Mytilococcus spp, Parlatoria spp, ed altre);
ragnetto rosso (Panonychus citri e Tetranycus urticae).
Questi parassiti sono stati trattati precedentemente in singole schede e per la difesa permangono valide le indicazioni fornite in quelle sedi.
Tuttavia sono da effettuare alcune considerazioni specifiche degli agrumi. Nella lotta alle cocciniglie risultano particolarmente validi gli olii bianchi, che presentano una certa efficacia anche contro gli acari (soprattutto sulle uova). In generale sugli agrumi può essere sempre opportuno ADDIZIONARE ALLINSETTICIDA SPECIFICO UN OLIO BIANCO, perché ciò migliora lefficacia del trattamento. Gli oli bianchi, alle dosi adeguate, possono essere utilizzati sugli agrumi per tutto larco dellanno in quanto non danno luogo a fenomeni di fitotossicità.
Linsetticida buprofezin, specialmente in miscela con olio bianco, consente un buon controllo sia degli aleurodidi che delle cocciniglie.
PARASSITI VEGETALI.
I parassiti vegetali (funghi e batteri) assumono nel vivaismo pistoiese unimportanza ridotta rispetto a quelli animali. Tuttavia saltuariamente si possono riscontrare danni causati da Phytophtora, da malsecco (Deuterophoma tracheiphilla) e dal batterio Pseudomonas syringae pv. syringae. Negli agrumi la Phytophtora si può controllare utilizzando opportuni portinnesti (Citrus aurantium, Citrus macrophylla, Fotunella spp., alcune selezioni di Poncirus trifoliata, Severina buxifolia ed il Limone Icang 1219), mentre il controllo del mal secco e della batteriosi si può realizzare con alcuni trattamenti a base di prodotti rameici nel periodo autunnale.
1.01. TINGIDE DEL PLATANO
1.02. PSILLA DEL LAURO
1.03. PSILLA DEL PERO
1.04. ALEURODIDE DELLE SERRE O MOSCA BIANCA
1.05. AFIDI
1.06. CHERMES DELLABETE
1.07. FILLOSSERA DEL LECCIO
1.08. METCALFA
1.09. COCCINIGLIE
1.10. COCCINIGLIA DI SAN JOSE
1.11. COCCINIGLIA BIANCA
1.12. COCCINIGLIA DELLEVONIMO
1.13. TIGNOLE DELLE DRUPACEE
1.14. TORTRICIDE DEL PINO
1.15. PROCESSIONARIA DEL PINO
1.16. MARGARONIA DELLOLIVO
1.17. HYPHANTRIA
1.18. LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI
1.19. RODILEGNO ROSSO
1.20. RODILEGNO GIALLO
1.21. OZIORRINCHI DELLE ORNAMENTALI
1.22. DISSECCAMENTI RAMEALI DI THUJA E JUNIPERUS
1.23. SCOLITIDI
1.24. CECIDOMIA DEL BOSSO
1.25. CECIDOMIA DELLA GLEDITSIA
2.01. RAGNETTO ROSSO E RAGNETTO GIALLO
2.02. RAGNETTO DELLE CONIFERE
2.03. ERIOFIDI DELLE ORNAMENTALI
3.01. MAL DEL COLLETTO
3.02. OIDIO O MAL BIANCO DELLE PIANTE ORNAMENTALI
3.03. TICCHIOLATURA DELLE ORNAMENTALI
3.04. BOLLA DEL PESCO E CORINEO DELLE DRUPACEE
3.05. CILINDROSPORIOSI DEL CILIEGIO
3.06. ANTRACNOSI DEL PLATANO
3.07. ANTRACNOSI DELLIPPOCASTANO
3.08. ANTRACNOSI DELLOLEANDRO
3.09. RUGGINI
3.10. CANCRO DEL CASTAGNO
3.11. CANCRO DEL CIPRESSO
3.12. DISSECCAMENTI RAMEALI DELLA ROSA
3.13. DISSECCAMENTI DA NECTRIA E MALATTIE DEL LEGNO
3.14. DISSECCAMENTI DI THUJA ORIENTALIS PYRAMIDALIS AUREA
3.15. DISSECCAMENTI DI SEQUOIADENDRON E CRYPTOMERIA
4.01. TUMORE BATTERICO
4.02. BATTERIOSI DELLA MAGNOLIA
4.03. ROGNA DELLOLIVO E DELLOLEANDRO