MAGGIO

Insetti.
Afidi
(Aphis, Myzus, Dysaphis, Cinara, Sarucallis, Macrosiphum, Mindarus, Periphyllus, Eucallipterus, Patchiella, Eopineus, Pineus, Gillittella, Chaetophorella, Cedrobium, ecc.)
OSPITI: Photinia, lentaggine, fruttiferi, Prunus da fiore, aceri e varie altre essenze.
Nel mese di maggio, con lo sviluppo della nuova vegetazione, molte essenze possono andare incontro a forti infestazioni di afidi. Gli afidi infestano la parte apicale dei nuovi germogli e la pagina inferiore delle giovani foglie. La loro presenza causa deformazioni fogliari, arresto di accrescimento, ed altri danni che possono compromettere seriamente il regolare sviluppo della pianta. Inoltre l'afide è un forte produttore di melata che imbratta tutta la pianta ed attira formiche che nella melata trovano una fonte di nutrimento (in generale la presenza di formiche sulla pianta è indice di infestazione di afidi). Sulla melata si possono sviluppare dei funghi di colore grgio - nero che danno luogo alla formazione della cosidetta “fumaggine”.
Si consiglia di prestare molta attenzione alla comparsa dei primi focolai. In presenza di infestazione intervenire quanto prima con prodotti a base di Imidacloprid, Acetamiprid, Thiamethoxan, Thiacloprid, Methomyl, Pirimicarb, Pimetrozine o Piretroidi (Fluvalinate, Cyflutrin, Bifentrin, Deltametrina, Etofenprox).
Il p.a. Thiamethoxan può essere distribuito oltre che con le normali apparecchiature per i trattamenti anche con l'impianto di fertiirrigazione localizzata.
Aleurodidi: Mosca bianca delle serre (Trialeurodes vaporariorum), Acizzia dell'acacia “Julibrissinia”, ed altri
OSPITI: Agrumi, Albizia Julibrissinia, e varie altre essenze.
Gli aleurodidi sono insetti che producono un danno molto simile a quello degli afidi, con cui spesso possono essere confusi. Sono forti produttori di melata.
La mosca bianca delle serre è una piccola farfallina bianca che può risultare molto pericolosa in ambiente protetto.
L'Acizzia dell'acacia “Julibrissinia” è un nuovo insetto in grado di provocare forti defogliazioni sulla Albizia Julibrissinia.
Gli agrumi sono colpiti da alcuni aleurodidi in grado di debilitare ed imbrattare di melata tutta la pianta.
La difesa dagli aleurodidi è realizzabile con dei trattamenti a base di Buprofezina+Metomyl, Imidacloprid, Acetamiprid, Thiamethoxan, Thiacloprid, Piretroidi (Fluvalinate, Cyflutrin, Bifentrin, Deltametrina, Etofenprox).
Psilla del Pero
OSPITI: Pyrus spp, da frutto e da ornamento.
L'insetto infesta i giovani germogli producendo abbondante melata su cui si sviluppa la fumaggine. La pianta subisce un blocco dello sviluppo vegetativo.
Il controllo della psilla può essere realizzato con alcuni trattamenti con prodotti a base di Imidacloprid, Acetamiprid, Thiamethoxan, Abamectina, Piretroidi (Fluvalinate, Cyflutrin, Bifentrin). Quest' ultimi prodotti sono molto efficaci nel controllo della psilla, ma favoriscono lo sviluppo di infestazioni di ragnetto rosso.
Psilla del Lauro (Trioza alacris)
OSPITI: Lauro nobilis
La psilla del lauro colpisce le giovani foglie dei germogli provocandone il ripiegamento, l'ispessimento e lo scolorimento del bordo fogliare con successivo disseccamento. Il regolare sviluppo della pianta viene compromesso. Per la presenza costante di vegetazione nuova, particolarmente soggette all'attacco dell'insetto risultano le piante sottoposte a frequenti potature.
L'insetto può essere controllato con dei trattamento a base di Flufenoxuron, Piretroidi (Fluvalinate, Cyflutrin, Bifentrin, Deltametrina, Etofenprox).
Tingide americana del Platano (Corythucha ciliata)
OSPITI: Platanus spp.
La tingide del platano provoca delle estese decolorazioni fogliari particolarmente evidenti nei mesi di Luglio ed Agosto.
Per realizzare un'efficacie difesa dagli attacchi dell'insetto è consigliabile effettuare dei trattamento a base di Imidacloprid, Acetamiprid, Thiamethoxan, Piretroidi (Fluvalinate, Cyflutrin, Bifentrin, Deltametrina, Etofenprox), da ripetere se nel corso della stagione l'infestazione si ripresenta.
Cocciniglia di S.Josè (Quadraspidiotus perniciosus) Cocciniglia bianca (Pseudolecapsis pentagona) Cocciniglia dell'Evonimo (Chionaspis evonymi) Altre Cocciniglie Diaspini.
OSPITI: Agrumi, Rosacee, Fruttiferi in genere, Prunus da fiore, Euonymus spp., Morus spp., Catalpa, Sophora, Actinidia, Noce e altre piante e arbusti ornamentali.
Le cocciniglie “Diaspini” incrostano la corteccia di fusto, branche e rami delle piante provocandone un forte deperimento (defogliazione e disseccamenti). Queste cocciniglie, in generale di piccole dimensioni e di colore biancastro, non producono melata.
Per il controllo delle cocciniglie “Diaspini” si consiglia di effettuare dei trattamenti da fine Maggio - inizio Giugno con Olio bianco attivato con prodotti a base di Clorpirifos-metyl, Imidacloprid, Acetamiprid, Thiamethoxan, Buprofezina.
Tignole delle drupacee (Cydia spp. ed Anarsia linatella)
OSPITI: Pesco, Susino, Albicocco
Le tignole delle drupacee in vivaio provocano danno scavando delle gallerie nei germogli apicali dei Prunus. I germogli colpiti disseccano e lo sviluppo vegetativo della pianta viene alterato.
La difesa in vivaio può essere impostata effettuando alcuni interventi nei mesi di Maggio-Giugno con Thiacloprid, Clorpirifos-metil, Clorpirifos e successivamente, intervenendo a cadenza di circa 20 giorni, con regolatori della sintesi della chitina –IGR- (Lufenuron, Teflubenzuron, Triflumuron, Flufenoxuron).
Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina)
OSPITI: Acero, Ippocastano, Betula, Noce, Frassino, Melo, Pero, Prunus, Ilex ed altri.
Il rodilegno giallo provoca gallerie nel legno di rami e fusti. A seguito dell'attacco dell'insetto la pianta può andare incontro a rotture e comunque subisce un deprezzamento generale.
La difesa si può realizzare con una lotta chimica (vedere la Rubrica di Giugno) o mediante cattura massale. Qualora si voglia applicare la cattura massale, devono essere applicate entro la metà di Maggio trappole a feromoni, tipo “imbuto”, in numero di circa 10 per ettaro, e mantenute attive, aggiungendo periodicamente delle nuove capsule di feromone, per tutto il periodo estivo. Le trappole, ad "imbuto", devono essere collocate, tramite appositi sostegni, 1 - 1,5 metri sopra la chioma.
Cecidomia del Bosso (Monarthropalpus buxi)
OSPITI: Buxus sempervirens.
L'insetto provoca una caratteristica galla nella foglia del bossolo: le foglie colpite disseccano e cadono. La cecidomia può causare forti defogliazioni delle piante di bossolo.
Il controllo può essere realizzato intervenendo contro le giovani larve a fine Maggio - inizio Giugno con prodotti a base di Dimetoato, Methomyl, Imidacloprid, Acetamiprid, Thiamethoxan.

Acari (Ragnetto)
Ragnetti (Acari)
(Tetranychus spp, Eutetranychus spp., Oligonychus ununguis, Panonychus ulmi)
OSPITI: Diverse piante ed in particolare Oleandro, Agrumi, Melo, Prunus, Picea, Tiglio, Carpino, ecc.
I ragnetti provocano decolorazioni fogliari, accompagnate da argentature della pagina fogliare. In generale le foglie colpite tendono a cadere defogliando la pianta. Forti infestazioni di ragnetti possono ridurre notevolmente lo sviluppo delle piante e renderle non più idonee al commercio. Sono particolarmente pericolosi in piena estate, ma già dal mese di Maggio possono svilupparsi i primi focolai.
Per un'adeguata difesa è necessario individuare precocemente i primi focolai ed intervenire tempestivamente con prodotti a base di Tebufenpirad, Fenazaquin, Fenpiroxymate. Questi prodotti hanno prevalente attività verso gli adulti dei ragnetti; per un'azione efficace anche nei confronti delle uova è necessario aggiungere un prodotto a base di Clofentezine. Nei casi in cui risulta problematico il controllo, si consiglia di alternare i vari principi attivi sopra menzionati.
Eriofidi delle Conifere
OSPITI: Juniperus, Cupressus.
Sono acari invisibili ad occhio nudo che possono provocare danni sugli apici dei germogli bloccando l'accrescimento della pianta.
Il controllo di questi acari può essere realizzato con un trattamento a base di Endosulfan. Intervenire solo in presenza di danni attribuibili con certezza all'eriofide. Per la diagnosi avvalersi di un tecnico qualificato.

Malattie Fogliari
Antracnosi del Platano
(Gnomonia platani)
OSPITI: Platanus spp.
La malattia causa delle macchie fogliari scure “a fiamma” o “a lingua di fuoco”, che poi disseccano. Può colpire anche i giovani germogli disseccandoli e ciò provoca il successivo sviluppo di vegetazione a “scopazzo”. E' particolarmente pericolosa nelle primavere umide dove può essere causa di estese defogliazioni.
Il controllo può essere realizzato con 2 - 3 interventi distanziati di 15 - 20 giorni, di cui il primo all'apertura delle gemme, con prodotti a base di Ziram, Enovit-metil, Dodina o Sali di rame.
Antracnosi dell'Edera (Colletotrichum spp.)
OSPITI: Edere in genere
L'antracnosi provoca delle macchie fogliari circolari scure più o meno ampie. Può in certi casi interessare anche giovani rametti provocandone il disseccamento.
Il controllo della malattia lo si può effettuare in Aprile e Maggio con 2–3 trattamenti distanziati 15–20 giorni a base di Ziram, Enovit-metil o Sali di rame.
Antracnosi della Quercia (Apiognomonia errabunda)
OSPITI: Querce in genere
L'antracnosi della quercia provoca ampie macchie fogliari di colore nero che poi necrotizzano ed il disseccamento dei giovani germogli erbacei. E' pericolosa nelle primavere umide.
Il controllo della malattia lo si può realizzare con 2 - 3 trattamenti a distanza di 15 - 20 giorni, di cui il primo all'apertura delle gemme, con prodotti a base di Ziram, Enovit-metil, Dodina o Sali di rame.
Antracnosi dell'Ippocastano (Guignardia aesculi)
OSPITI: Aesculus spp.
DIFESA: Questa malattia fungina colpisce le foglie dell'ippocastano provocandone il disseccamento di ampie porzioni. Può compromettere buona parte dell'apparato fogliare dell'ippocastano, riducendo in modo sensibile gli accrescimenti del fusto e della chioma.
La lotta contro questo parassita può essere realizzata intervenendo alla ripresa vegetativa con prodotti a base di Bitertanolo o Tetraconazolo. Per una buona difesa sono necessari complessivamente 3 - 4 trattamenti, distanziati di 15 - 20 giorni l'uno dall'altro.
Importante: questa malattia non va confusa con il “Bruciore non parassitario” che, durante il periodo estivo, provoca anch'esso un disseccamento fogliare, ma a differenza della malattia con sviluppo prevalente lungo il bordo della foglia. Questa alterazione non è di natura parassitaria, ma è attribuibile a vari fattori fra cui giocano un ruolo importante le disponibilità idriche (la carenza idrica favorisce l'insorgenza del fenomeno) e l'intensità della radiazione solare (la forte insolazione favorisce il “Bruciore non parassitario”).
Oidio (Sphaerotheca, Podosphaera, Erysiphe, Microsphaera, ecc...)
OSPITI: Rosa, Prunus laurocerasus, Quercia (in particolare specie europee), Aceri, Lagestroemie, Euonymus, ed altre.
L'oidio è una delle più diffuse malattie fungine dei vivai ornamentali di Pistoia. Colpisce prevalentemente le foglie, che poi disseccano. In caso di forti attacchi la pianta subisce un blocco vegetativo.
La difesa antioidica può essere realizzata effettuando, a partire dal mese di Maggio, dei trattamenti con prodotti a base di Zolfo in polvere o bagnabile, Dinocap, IBS (Penconazole, Tetraconazole, Triadimenol, Bitertanolo, Cyproconazolo, Miclobutanil). Per una difesa completa dall'oidio, i trattamenti, in particolare sulle specie sensibili, dovrebbero essere effettuati ogni 15 - 20 giorni e coprire tutto il periodo da Maggio a Settembre. I primi trattamenti sarebbe opportuno effettuarli con prodotti a base di Bupirimate, Dinocap, Penconazole, Tetraconazole, Triadimenol o Bitertanolo, mentre i successivi con Zolfo in polvere o bagnabile. Ad esclusione dello Zolfo, tutti gli altri prodotti è opportuno alternarli.
Si può effettuare, specialmente sulle essenze spoglianti, anche una difesa antioidica parziale, limitata ai mesi di Maggio, Giugno e Luglio. Ciò comporta di accettare successivamente un certo danno, che tuttavia compromette molto limitatamente la produzione.
Ticchiolature Fogliari (Diplocarpon, Fabrea, Venturia)
OSPITI: Rosa, Meli, Crataegus spp., Cotogno, Eriobotrya spp., Rhaphiolepis spp., Pyracantha spp..
Questi patogeni fungini causano macchie fogliari circolari (diametro inferiore al centimetro), di colore nero. Le foglie colpite successivamente cadono, lasciando spoglia la pianta. Le ticchiolature possono colpire anche i frutti (es. le bacche del Pyracantha) che diventano neri e deformati.
La difesa può essere realizzata intervenendo con prodotti a base di Sali di rame Thiram, Ziram, Bitertanolo, Myclobutanil, Penconazolo. Per contenere la malattia entro limiti accettabili, durante i mesi di Maggio-Giugno sono necessari complessivamente 3-4 trattamenti distanziati di circa 15 giorni. Le ticchiolature possono risultare pericolose con decorso stagionale umido.

Malattie del legno
Cancro del cipresso
(Seridium cardinale)
OSPITI: Cupressus spp. e Cupressocyparis spp.
Questo fungo si sviluppa sulla corteccia di rami, branche e fusto del cipresso. Nella zona colpita la corteccia si screpola, assume una colorazione rossastra e spesso geme resina. Quando il cancro circonda l'organo colpito, la parte superiore dissecca completamente.
Una valida difesa non può prescindere dalla sensibilità delle varie specie di cipresso al cancro: i Cupressus macrocarpa, in particolare la varietà Golden Crest, sono particolarmente suscettibili alle infezioni del fungo per cui la difesa è necessario attivarla a partire dal mese di Aprile (vedere mese di Aprile). Sugli altri cipressi (Cupressus sempervirens, etc...) la difesa dal cancro può essere realizzata con degli interventi distribuiti ogni 20 giorni circa, nei mesi di Maggio, Giugno, Settembre e Ottobre con prodotti a base di Tiofanate-metil o Sali di rame.
Ruggine del Crataegus (Gymnosporangium spp.)
OSPITI: Crataegus spp., in particolare la varietà "Paul's Scarlet".
Questo fungo provoca evidenti escrescenze (tubercoli) su rami e germogli che successivamente disseccano. Il danno provocato può comportare un notevole deprezzamento economico del prodotto.
La difesa può essere realizzata mediante interventi con prodotti a base di IBS (Bitertanolo, Cyproconazolo, Tetraconazolo, Penconazolo, Miclobutanil). Per un efficace controllo è necessario iniziare i trattamenti a fine Aprile e proseguire, ad intervalli di 15-20 giorni, fino al mese di Luglio.
Marciumi radicali in vaso (Phytophtora spp., Fusarium spp. ed altri)
OSPITI: diversi, in particolare Chamaecyparis spp., Ericacee, ed Edere.
Nelle coltivazioni in contenitore nel periodo primaverile - estivo, in particolare su alcune essenze, possono svilupparsi marciumi radicali in grado di provocare ingenti morie.
Una fondamentale prevenzione da queste malattie la si realizza con un'adeguata gestione dell'acqua tesa ad evitare ristagni o eccessi idrici. Si può effettuare anche una lotta chimica con dei trattamenti "a bagnare il vaso", ogni 20 - 30 giorni, con prodotti attivi contro la Phytophthora (Metalaxil-M, Phosetil-Al, Propamocarb) e contro il Fusarium (Procloraz).

 
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